Also I have a dream

 

Cominciamo così.

 

Primavera, risveglio della natura, giorni di pioggia, malinconia e la mente che comincia e non smette di pensare. Passano, ripassano i pensieri e percepisci fisicamente le sensazioni che ti eri illuso di esserti messo alle spalle.

Esternamente alla mente frastornata, un bombardamento di Papi vivi e morti, di santi veri o presunti, di elezioni vinte o perse, di consigli per vivere…, per morire…, per salvarti…, per piacere…, per riuscire…, per stare al mondo……….. BASTA!!! Non ce la faccio più.

 

Anch’io ho un sogno.

Sogno che la mia vita sia solo un brutto sogno.

Sogno di non ricevere solo “sediate sui denti”

Sogno di non suscitare pietà e compassione.

Sogno di avere il coraggio di guardare in faccia gli altri.

Sogno di poter sorridere a qualcuno che mi sorride sinceramente.

Sogno un non mondo dove quelli come me non siano obbligati ad esistere.

Sogno di poter tornare indietro, all’alba della mia vita con voce in capitolo e poter dire “grazie tante ma lasciatemi fuori”

Sogno di sparire nel nulla, di non essere mai esistito.

Sogno di non avere avuto un’inizio.

 

Risuoni dunque l’urlo di libertà dalle moltitudini di figli di un dio minore

Libertà di poter accettare o rifiutare un “dono” chiamato vita che nessuno ha richiesto.

Libertà! Che vuol dire uscire finalmente dal circolo vizioso della vita e della morte.

Libertà! Per poter non sentire l’istinto della perpetuazione dei geni.

Libertà! Perché la natura o Dio o chi per loro non ci costringa a nascere, vivere, soffrire per raggiungere un fine gia scritto in partenza. La morte. Probabilmente con grandissime sofferenze.

 

Ma è solo un sogno.

Purtroppo la realtà è questa. Per di più adesso i figli li facciamo anche in provetta. Questi saranno figli di Dio oppure anch’essi figli di un dio minore?

 

Per non impazzire vivo sognando di sognare e nel sogno, sogno. Cosa?

Ma di sognare! Naturalmente.